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Come filtrare i dati nelle tabelle di Google Analytics

I filtri su Google Analytics

Nella maggior parte dei report su Google Analytics puoi filtrare i dati visualizzati.

In questo articolo vediamo tutto quello che devi sapere sui filtri nel report a “tabella” di Google Analytics (*).

(*) In questo articolo, chiamerò per comodità report a “tabella” quella tipologia di report su Google Analytics in cui i dati vengono visualizzati in forma semplice tabellare (es. Acquisizione –> Tutto il traffico –> Sorgente / Mezzo):

Tabella del rapporto sorgente / mezzo su Google Analytics

Tabella del rapporto sorgente / mezzo su Google Analytics

Filtro semplice di Google Analytics

La casella evidenziata nello screenshot seguente serve ad effettuare un filtraggio semplice dei dati nella tabella.

Nello specifico, ti permette di filtrare i dati rispetto ai valori della dimensione principale (la prima colonna).

La casella di filtraggio su Google Analytics

La casella di filtraggio semplice su Google Analytics

Ad esempio, se vogliamo vedere solo i dati in cui la sorgente di traffico contiene il valore “google.com”, inseriamo banalmente dentro la casella il testo: “google.com”, e clicchiamo sulla lente di ingrandimento:

Esempio di tabella su Google Analytics con filtro semplice attivato.

Esempio di tabella su Google Analytics con filtro semplice attivato.

Notiamo, però, che il filtro semplice è abbastanza limitato:

  • non possiamo creare condizioni di esclusione
  •  non possiamo usare il filtro semplice per filtrare rispetto a valori della dimensione secondaria; la casella di filtro semplice agisce, infatti, sempre solo sulla dimensione principale:
Esempio di tabella con dimensione secondaria

Esempio di tabella con dimensione secondaria

Come si vede nell’esempio, poiché il filtro agisce sulla dimensione principale, cercando un valore della dimensione secondaria non ci restituisce nessun dato.

Esempio di filtro errato sulla dimensione secondaria

Esempio di filtro errato sulla dimensione secondaria

Filtro avanzato di Google Analytics

Il filtraggio semplice ci può servire in alcuni casi, ma nella maggior parte delle situazioni di analisi su Google Analytics avremo bisogno di utilizzare il filtraggio avanzato.

Dove si trova il filtro avanzato su Google Analytics

Dove si trova il filtro avanzato su Google Analytics

La maschera di filtraggio avanzato offre diverse funzionalità:

Filtro avanzato su Google Analytics

Filtro avanzato su Google Analytics

Innanzitutto, possiamo creare delle condizioni sia di inclusione, che di esclusione (es. per includere o escludere dalla tabella tutti i dati i cui i valori soddisfano una determinata condizione):

Condizioni di includi / escludi nel filtro avanzato di Google Analytics

Condizioni di includi / escludi nel filtro avanzato di Google Analytics

Possiamo poi filtrare sui valori sia delle dimensioni (in verde), sia delle metriche (in blu). Le dimensioni e le metriche su cui possiamo filtrare sono limitate a quelle che Google Analytics “recupera” per costruire il rapporto che stiamo vedendo.

Ad esempio, come dimensione per il filtro possiamo scegliere la dimensione primaria, o quella secondaria, ma non possiamo scegliere un’altra dimensione che non abbiamo utilizzato nel rapporto.

Condizione sulle dimensioni o sulle metriche, nel filtraggio avanzato di Google Analytics

Condizione sulle dimensioni o sulle metriche, nel filtraggio avanzato di Google Analytics

Inoltre, possiamo specificare il “criterio di corrispondenza” rispetto al valore che vogliamo filtrare:

Criterio di corrispondenza del filtro avanzato

Criterio di corrispondenza del filtro avanzato su Google Analytics

Tra questi criteri di corrispondenza, abbiamo la possiblità di usare le espressioni regolari, che offrono uno strumento molto potente per costruire filtri con condizioni complesse.

Le espressioni regolari sono una sorta di meta-linguaggio utilizzato in ambito informatico per trovare corrispondenze all’interno di testi.

Sulle prime possono sembrare un po’ complicate, ma ti consiglio in ogni caso di dargli un’occhiata e cercare di imparare le regole principali, perché sono molto utili in ambito analytics.

Infine, notiamo che possiamo aggiungere più condizioni nello stesso filtro, come nell’esempio, “includi i dati in cui la sorgente contiene google.com e la frequenza di rimbalzo è maggiore di 80%”:

Esempio di filtro a più condizioni in AND

Esempio di filtro avanzato con più condizioni in AND su Google Analytics.

Nota: nel filtro avanzato, puoi utilizzare più condizioni, ma solo in AND (cioè: i dati che vengono mostrati nella tabella con il filtro devono soddisfare tutte le condizioni contemporaneamente).

Puoi realizzare un filtro con una condizione in OR, ma solo su una singola dimensione o metrica, utilizzando il criterio di corrispondenza espressione regolare.

Esempio: se volessimo includere nella tabella solo le sorgenti che contengono i valori “google” oppure “youtube”, possiamo utilizzare il simbolo “|”, come segue: 

Esempio di filtro avanzato con espressione regolare su Google Analytics

Esempio di filtro avanzato con espressione regolare su Google Analytics

ottenendo il seguente risultato:

Risultato del filtro in OR realizzato con espressione regolare

Risultato del filtro in OR realizzato con espressione regolare

 Differenza tra filtri e segmenti avanzati

Su Google Analytics vi sono vari modi per filtrare i dati che stiamo vedendo. In questo articolo abbiamo visto i filtri sulla tabella; Google analytics ti offre, tuttavia, anche un altra possibilità di filtraggio, fornita dai segmenti avanzati, di cui abbiamo parlato in quest’altro articolo.

Tra i due sistemi di filtraggio vi sono alcune differenze importanti, tra cui:

Fitri avanzati Segmenti avanzati
Il filtro non viene mantenuto se ti sposti di rapporto Il segmento viene mantenuto anche se ti sposti di rapporto
Con il filtro, puoi creare condizioni solo sulle dimensioni e metriche utilizzate nella costruzione del rapporto. La costruzione del segmento è indipendente dal rapporto che stai guardando. E’ una condizione che viene impostata “a monte” dei rapporti che stati visualizzando, e ti consente di guardare tutti i rapporti isolando solo le sessioni o gli utenti che soddisfano determinate condizioni
Il filtro non ti consente di creare condizioni in OR tra differenti dimensioni e/o metriche Il segmento ti consente di creare condizioni in OR tra differenti dimensioni e/o metriche
Il filtro non ti consente di creare condizioni in sequenza (es. fammi vedere solo i dati in cui prima è avvenuta questa condizione, e poi quest’altra condizione) Il segmento ti consente di creare condizioni in sequenza (es. fammi vedere solo i dati in cui prima è avvenuta questa condizione, e poi quest’altra condizione)

Un approfondimento interessante, un po’ più tecnico, sulla differenza tra filtri e segmenti è riportato qui:

Ok, l’articolo di oggi finisce qui. Spero che sia stato utile, per qualsiasi dubbio scrivimi nei commenti o contattami.

Un saluto e ti auguro una splendida giornata! 🙂

Gabriele

 

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Segmenti avanzati su Google Analytics

Segmenti avanzati su Google Analytics

I segmenti avanzati su Google Analytics sono uno strumento che ti consente di analizzare i dati solamente di utenti o sessioni che soddisfano determinate condizioni.

Ad esempio, puoi analizzare i dati solamente degli utenti che hanno comprato almeno una volta nel periodo selezionato: vedere quali sono le loro pagine di entrata, pagine di uscita, sezioni più viste, ecc.

Come vedremo più avanti in questo post, sono uno strumento indispensabile per estrarre informazioni utili dai nostri dati.

Nota: questo articolo è riassunto anche in un mio video della serie Video Tutorial Super Shorts:

Indice dell’articolo

In questo articolo sono contenuti i seguenti argomenti:

  • Perché sono utili i segmenti avanzati di Google Analytics
  • Come attivare un segmento avanzato esistente
  • Come creare un nuovo segmento avanzato
  • Configurazione avanzata delle condizioni (es. OR / AND, Sessioni vs Utenti)
  • Come impostare una sequenza di condizioni
  • Quali segmenti conviene creare per le analisi
  • Link di approfondimento sui segmenti avanzati di Google Analytics

L’argomento è abbastanza vasto, per cui partiamo dall’inizio, complicando via via le cose… 🙂

Perché sono utili i segmenti avanzati di Google Analytics

In generale, segmenti diversi di utenza hanno comportamenti differenti rispetto al tuo sito.

Ad esempio, immagina il comportamento di un utente che non ti conosce e visita per la prima volta il tuo sito: magari entra da una campagna, poi visita la pagina chi siamo, le FAQ, e altre pagine che gli consentono di saperne di più sul tuo business.

Invece, un tuo cliente abituale probabilmente ha già visto quelle pagine, e ora magari andrà dritto al sodo e vedrà solo le pagine che gli interessano (es. la homepage, le pagine prodotto, carrello, checkout, ecc.).

Le metriche di questi due segmenti di utenza (frequenza di rimbalzo, tasso di conversione, ecc.) saranno in generale diverse.

Tuttavia, di default Google Analytics ti mostra i valori complessivi di queste metriche, che saranno quindi una “media” derivante dal comportamento dei vari segmenti di utenza: che informazione puoi trarre leggendo questi valori medi? Non molta, purtroppo…

Per capire realmente cosa sta succedendo sul tuo sito, devi necessariamente analizzare i dati in maniera separata per ciascun segmento.

Come attivare un segmento avanzato su Google Analytics

Per attivare un segmento avanzato, devi cliccare nella parte superiore della finestra di Google Analytics, dove è scritto “Aggiungi segmento”:

Come attivare un segmento avanzato su Google Analytics

Come attivare un nuovo segmento avanzato su Google Analytics

Una volta cliccato, si apre una finestra con una lista di segmenti esistenti, che puoi selezionare: alcuni sono predefiniti da Google Analytics (quelli della categoria “Sistema”), altri li hai creati tu (“Personalizzati”, vediamo dopo come crearli), altri ancora puoi importarli da una galleria pubblica in cui tutti gli utenti di Google Analytics possono condividere i loro segmenti.

Seleziona il segmento che ti serve e poi clicca su Applica.

Nota: puoi selezionare fino a 4 segmenti contemporaneamente.

Attivazione di un segmento avanzato su Google Analytics

Attivazione di un segmento avanzato su Google Analytics

Dopo che il segmento è applicato, tutti i dati che vedrai sono relativi solamente alle sessioni (o agli utenti) che soddisfano la condizione specificata nel segmento (di seguito vedrai come specificarla):

Esempio di dati con segmento avanzato applicato

Esempio di dati con segmento avanzato applicato

Il segmento avanzato resterà applicato anche se ti sposti di rapporto. Per toglierlo, devi cliccare sulla freccetta in alto a destra nel box del segmento, e selezionare “Rimuovi”:

Come rimuovere un segmento avanzato applicato

Come rimuovere un segmento avanzato applicato

Come creare un segmento avanzato su Google Analytics

Per creare un nuovo segmento avanzato e specificare le condizioni che ti interessano, una volta cliccato su “Aggiungi segmento”, clicca su “Nuovo segmento”:

Creare un nuovo segmento segmento avanzato

Clicca per creare un nuovo segmento segmento avanzato

A questo punto ti si apre una finestra, come la seguente:

La finestra di impostazione di un nuovo segmento avanzato.

La finestra di impostazione di un nuovo segmento avanzato.

Ad esempio, immagina di voler creare un segmento per isolare le sessioni di utenti che provengono da Milano.

Step 1: dare un nome al segmento avanzato

Per prima cosa, devi dare un nome al segmento, utilizzando il box in alto a sinistra: per esempio, chiamiamo il segmento “Sessioni provenienti da Milano”.

Dare un nome al segmento avanzato

Dare un nome al segmento avanzato

Step 2: specificare la condizione

A questo punto, devi specificare la condizione del segmento. In questo caso, hai due possibilità:

  • utilizzare delle condizioni “predefinite”, che si trovano in una delle seguenti categorie – “Dati demografici”, “Tecnologia”, “Comportamento”, “Data della prima sessione”, “Sorgenti di traffico”.
  • utilizzare la maschera di impostazione avanzata delle condizioni (sotto la scritta “Condizioni” e “Sequenze”)

Le categorie predefinite sono più semplici da utilizzare, soprattutto se hai ancora poca dimestichezza con il nome delle dimensioni e delle metriche utilizzate da Google Analytics.

Ad esempio, se vuoi isolare le sessioni per provenienza geografica, devi cliccare sulla categoria “Dati demografici” (la provenienza geografica fa parte di questi dati).

La città si trova nella sotto-categoria “Posizione”, e la puoi selezionare cliccando sul relativo menu a tendina:

Selezionare la città come condizione del segmento

Selezionare la città come condizione del segmento

Nota: qui la difficoltà è capire dove si trova e come si chiama la dimensione o metrica su cui impostare la condizione. Questo purtroppo si acquisisce solo con la pratica, ma considera che le dimensioni e le metriche che tipicamente utilizzerai nei segmenti saranno una ventina al massimo, per cui vedrai che dopo un po’ che ripeti questa operazione ti sembrerà tutto più semplice.

Dopo che hai selezionato la dimensione “Città” devi specificare il tipo di condizione (es. contiene, non contiene, inizia con… ecc.):

Selezionare il tipo di condizione del segmento

Selezionare il tipo di condizione del segmento

Infine, inserisci il valore della città che vuoi isolare nei dati, es. Milano. Non appena inizi a scrivere, vedrai che Google Analytics ti suggerisce dei valori: seleziona il valore che ti serve tra quelli suggeriti, in modo da non sbagliare. Ad esempio, Milano su Google Analytics è “Milan”:

Inserisci il valore della condizione

Inserisci il valore della condizione

A questo punto, clicca su “Salva” (pulsante in alto), e il segmento viene salvato e applicato ai tuoi dati:

Clicca su Salva per salvare e applicare il segmento

Clicca su Salva per salvare e applicare il segmento

Et voilà! I dati che ora vedrai saranno relativi solo alle sessioni di utenti provenienti da Milano:

Dati con segmento avanzato relativi a sessioni provenienti da Milano

Dati con segmento avanzato relativi a sessioni provenienti da Milano

Nota: puoi anche specificare più condizioni all’interno del segmento (es. “città contiene Milan” e “mezzo di traffico contiene Organic”); in questo caso, le condizioni sono valutate in AND, cioè devono essere tutte vere perché una sessione venga inclusa nel segmento.

Dopo che hai salvato il segmento, lo trovi nella lista dei segmenti:

Il segmento avanzato salvato su Google Analytics viene inserito nella lista dei segmenti associati al nostro utente

Il segmento avanzato salvato su Google Analytics viene inserito nella lista dei segmenti associati al nostro utente

Nota: i segmenti sono associati all’utente (es. mario.rossi@gmail.com) con cui accedi all’account di Google Analytics, non all’account stesso. Questo vuol dire che se vuoi che altri utenti usino il tuo segmento, devi condividerlo con loro con la funzione “Condividi”.

Configurazione avanzata delle condizioni

Spesso, su Google Analytics, hai la necessità di creare segmenti più complessi, che non è possibile configurare con le categorie predefinite viste poco sopra.

In questo caso, è molto utile la configurazione avanzata, che di fatto ti consente di specificare qualsiasi combinazione di condizioni che tu abbia in mente.

Cliccando su Condizioni, vedi subito una serie di opzioni aggiuntive rispetto alle configurazioni predefinite:

1) puoi aggiungere condizioni in “O” (OR)

In questo caso, la sessione viene inclusa nel segmento se soddisfa una condizione o l’altra (es. se il mezzo di traffico è Organic o CPC).

Nota anche che puoi aggiungere più blocchi di filtri (delimitati dal bordo rettangolare grigio): le condizioni in OR puoi crearle nel singolo blocco; tuttavia, blocchi di filtri differenti vengono sempre valutati in “E” (AND).

Nello screenshot seguente, una sessione viene inclusa nel segmento se il mezzo è Organic o CPC e se la pagina di destinazione è /it/guida-google-analytics/:

Esempio di segmento avanzato con condizioni in OR

Esempio di segmento avanzato con condizioni in OR

2) Puoi creare filtri sugli utenti

Se, con la freccetta accanto a Filtro, selezioni “Utenti”, le condizioni del blocco vengono valutate sull’utente, non su una singola sessione.

Se le condizioni sono state vere per l’utente nel periodo selezionato, allora tutte le sessioni di quell’utente vengono incluse nel segmento.

Ad esempio, se vuoi creare un segmento di persone che nell’ultimo mese sono venute almeno una volta dalla campagna “Offerta 20% 2016”, farai una condizione di questo tipo:

Esempio di segmento sugli utenti

Esempio di segmento sugli utenti.

Questa condizione sull’utente si legge così: “includi nel segmento le sessioni di tutti gli utenti che, nel periodo selezionato, sono venuti sul sito almeno una volta dalla campagna Offerta 20% 2016”.

La differenza tra condizione su sessioni e condizione sugli utenti si capisce forse meglio guardando queste due immagini (prese dal blog di Justin Cutroni):

A) Immaginiamo di mettere una condizione che includa solo le sessioni in cui gli utenti hanno generato un minimo di $500 di revenue.

La condizione viene valutata da Google Analytics rispetto a ciascuna sessione, per cui entrano solo le sessioni in cui le revenue hanno superato la soglia impostata. Nel segmento, entra solo la sessione verde dell’utente verde:

Segmento con condizione applicata sulle sessioni: revenue >= $500

Segmento con condizione applicata sulle sessioni: revenue >= $500

B) Se invece specifichiamo la stessa condizione, ma sugli utenti, entrano tutte le sessioni degli utenti che hanno soddisfatto la condizione, e che quindi, in totale (nel periodo selezionato) hanno generato almeno $500 di revenue. Ora entrano quindi tutte le sessioni di due utenti:

Segmento con condizione applicata sugli utenti: revenue >= $500

Segmento con condizione applicata sugli utenti: revenue >= $500

(la seconda figura è un po’ misleading sui pallini grigi dell’omino di sinistra; con il segmento utenti entrano tutte le sue sessioni, non solo quelle verdi con $200)

Aggiungendo più blocchi filtro puoi creare segmenti con condizioni complesse, alcune sugli utenti (in AND e in OR, includi o escludi), altre sulle sessioni (in AND e in OR, includi o escludi).

Nota: quando utilizzi una condizione sugli utenti, il periodo che puoi selezionare è di massimo 90 giorni.

Check sulle condizioni e sulla dimensione del segmento

Per avere una stima approssimata della dimensione del segmento, puoi guardare il diagramma sulla destra della finestra, che ti dice quanti utenti e quante sessioni entreranno nel segmento (e quali sono le rispettive percentuali su tutti gli utenti e tutte le sessioni):

Preview della dimensione del segmento

Preview della dimensione del segmento

Segmento con condizioni in sequenza

Google Analytics ti permette anche di creare segmenti che valutano in che ordine si sono verificate le condizioni che specifichi… Questa è l’apoteosi della segmentazione! 🙂

Cliccando su Sequenze, puoi costruire segmenti basati anche sulla sequenza con cui si verificano le diverse condizioni.

Ad esempio, nello screenshot di seguito puoi vedere un segmento che isola le sessioni in cui gli utenti hanno prima scaricato una brochure promozionale, e poi si sono registrati al sito:

 

Segmento con sequenza di condizioni su Google Analytics

Segmento con sequenza di condizioni su Google Analytics

Con le due opzioni seguenti, puoi raffinare ulteriormente i vincoli sulla sequenza.

1) Innanzitutto, puoi scegliere se la prima condizione della sequenza deve essere la prima interazione dell’utente con il sito (es. la homepage deve essere la prima pagina vista nella sessione, altrimenti la sessione non viene inclusa nel segmento, anche se le altre condizioni sono vere);

oppure una interazione qualsiasi (es. l’utente deve vedere la homepage, ma non necessariamente come prima pagina della sessione).

Vincolo sull'interazione dell'utente

Vincolo sull’interazione dell’utente

2) Poi puoi scegliere se le due condizioni devono essere immediatamente conseguenti (altrimenti la sessione non viene inclusa nel segmento, anche se le altre condizioni sono vere), o se la seconda può avvenire dopo la prima, ma eventualmente anche con altre azioni in mezzo.

Ad esempio, alla visualizzazione della homepage deve seguire immediatamente la visualizzazione della pagina Chi siamo; oppure tra Homepage e Chi siamo l’utente può aver visto anche altre pagine in mezzo.

Conseguenza delle azioni nel segmento avanzato

Conseguenza delle azioni nel segmento avanzato

Quali segmenti avanzati conviene creare per le analisi?

Ora che hai visto nel dettaglio come funzionano tecnicamente i segmenti, ti starai chiedendo come ti conviene utilizzare questa funzionalità e quali segmenti puoi creare.

Purtroppo non c’è una risposta unica a questa domanda, perché dipende dalle informazioni che vuoi ottenere dalla tua analisi dati.

Sicuramente, però, una cosa la vuoi sapere sempre: come si comportano i segmenti di utenza più importanti per il tuo business e com’è la performance della tua attività (sito + campagne di digital marketing) rispetto ad essi.

Per ottenere questa informazione, ti conviene creare segmenti che rispecchiano i differenti “stadi” del rapporto tra un utente e il tuo business.

Ad esempio, se hai un e-commerce, può essere conveniente creare una serie di segmenti dedicati all’analisi del processo di acquisizione di un nuovo cliente (utilizzando il classico “purchase funnel”):

  • utenti che non ti conoscono e che visitano il tuo sito per la prima volta (awareness)
  • utenti che iniziano a considerarti come possibile alternativa di acquisto e tornano sul tuo sito (consideration)
  • utenti che manifestano un interesse attivo per un tuo prodotto (intention)
  • utenti che hanno acquistato per la prima volta un tuo prodotto (purchase)

Per poter creare questi segmenti, hai bisogno di un tracciamento adeguato, che ti consenta di identificare tali azioni su Google Analytics.

Link di approfondimento sui segmenti avanzati di GA

Riporto qui per completezza altri link di approfondimento (estenderò questa lista man mano che ne trovo):

 

Spero che l’articolo ti sia stato utile, per qualsiasi dubbio lascia un commento o scrivimi via email.

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Un saluto e a presto,

Gabriele