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Definire gli obiettivi per il proprio sito web

Definire gli obiettivi per il proprio sito web

Definire degli obiettivi per il nostro sito web è il punto di partenza per le nostre attività e può condizionare nel bene o nel male tutto il futuro del nostro business online.

Infatti, è solo dopo aver definito degli obiettivi che:

  • possiamo progettare e sviluppare un sito web che funzioni in maniera efficiente
  • possiamo strutturare in maniera logica il nostro piano di lavoro
  • possiamo capire se stiamo andando nella direzione giusta oppure no

Gli obiettivi funzionano bene se sono pochi, chiari, misurabili, quantitativi e se hanno una scadenza. La definizione di obiettivi quantitativi  è il compito più complicato, soprattutto se stiamo avviando ora la nostra start-up e non abbiamo una esperienza passata rispetto a quali risultati potremo ottenere.

Tuttavia, è molto importante effettuare una prima stima dei risultati quantitativi che pensiamo di ottenere in un certo periodo, anche se i dati a nostra disposizione sono pochi e la stima non sarà molto accurata. Potremo comunque aggiustare in futuro, quando avremo accumulato più dati ed esperienza.

Immaginiamo che il nostro sito venda scarpe sportive online. In base alla nostra ricerca di mercato effettuata online (vedremo successivamente come), definiamo i nostri obiettivi come segue:

  1. ottenere 30.000 vendite online di scarpe, in un anno
  2. acquisire 1.000 contatti di potenziali clienti, in un anno

Ottimo: questi obiettivi sono pochi, chiari, misurabili, quantitativi e hanno una scadenza! 🙂

Ora, il prossimo passo è definire una strategia che ci permetta di raggiungere questi obiettivi. La nostra strategia a sua volta si tradurrà in un elenco di attività da svolgere, tra cui sicuramente ci sarà:

  • attività di ottimizzazione del sito web (SEO, landing page, navigazione, etc.)
  • attività di pubblicità online (es. annunci AdWords)
  • attività di promozione sui social network (Facebook, Twitter, ecc.)
  • attività di email marketing
  • attività di promozione off-line (volantini, pubblicità alla radio, ecc.)

Inoltre, mentre effettueremo le attività, dovremo costantemente monitorare la loro performance e prendere delle decisioni correttive per far sì che tale performance sia adeguata per il raggiungimento dei nostri obiettivi entro la deadline.

Una attività cruciale, quindi, è definire dei parametri quantitativi che riflettano la performance delle nostre attività e che possiamo misurare: i Key Performance Indicators, o KPI, di cui parleremo nel prossimo post.

Checklist:

  • hai realizzato una stima approssimativa dei risultati che potresti ottenere con la tua attività?
  • in base a questa stima, hai definito pochi obiettivi chiari, misurabili, quantitativi da raggiungere entro una scadenza stabilita?

 

5 commenti
  1. Luca
    Luca dice:

    Gabriele, grazie per la spiegazione che rende tutto il percorso molto chiaro. Il problema sorge quando l’obiettivo da raggiungere non è così immediatamente quantificabile. Per esempio nel caso in cui io mi proponga di aumentare la BRAND AWARENESS e non di incrementare le vendite. Quali sono i consigli per definire gli obiettivi in questo caso? Cosa posso raggiungere oltre ad un aumento generico dei VISITORS?

    Rispondi
  2. Gabriele Rapino
    Gabriele Rapino dice:

    Ciao Luca, grazie a te per la domanda che è molto interessante! Ti dico il mio pensiero, ma sarei felice di leggere nei commenti anche le opinioni degli altri.

    Io penso che il primo passo sia definire nella maniera più concreta possibile cosa intendiamo per “brand awareness”. Una definizione, estratta da http://en.wikipedia.org/wiki/Brand_awareness, potrebbe essere :

    BA = (numero di persone che conoscono il mio marchio) / (numero di persone che costituiscono il mio “mercato” potenziale) * 100

    La brand awareness, quindi, è una quantità misurabile perchè sia il numero di persone che conoscono il mio marchio, sia il mio “mercato” potenziale, sono grandezze che posso stimare.

    Ad esempio, per stimare il numero di persone che conoscono il mio marchio, posso effettuare un sondaggio statisticamente rilevante e, conoscendo l’estensione del mio mercato potenziale, ottenere una misura abbastanza accurata della BA (non entro nei dettagli, ma c’è molta letteratura al riguardo).

    Posso quindi stabilire un obiettivo quantitativo e misurabile da raggiungere entro una certa deadline, relativo alla mia brand awareness.

    Ora, il mio sito web, così come i social network, i forum, i miei video su YouTube, ecc., sono tutti strumenti con cui posso aumentare la mia brand awareness.

    A ciascuno di essi posso associare degli indicatori misurabili che sono correlati con il mio livello di brand awareness (es. il numero di nuovi visitatori sul mio sito, il numero di like sulla mia pagina FB, il numero di follower, ecc.) ma che, tuttavia, non mi consentono di misurare questa quantità.

    Questi indicatori possono comunque essere monitorati per capire se con le mie attività online sto andando nella giusta direzione ma, per poter quantificare il mio livello di brand awareness, devo per forza misurare le due grandezze di cui sopra.

    Quindi, ad esempio, per il mio sito web mi limiterei a definire un indicatore principale:

    – numero di nuove visite che hanno visitato la pagina “chi siamo” e hanno speso più di 30 secondi sul sito.

    e su di esso porrei un obiettivo di incremento annuale.

    L’ipotesi è che se un nuovo visitatore, che assumo non sapere nulla del mio marchio, visita la pagina “chi siamo” e spende più di 30s sul mio sito, è probabile che ora sia in grado di riconoscere il mio marchio e sapere di cosa mi occupo.

    Se aumenta, quindi, questo indicatore, è ragionevole assumere che stia aumentando anche la mia brand awareness.

    Inoltre, definirei degli indicatori simili per tutte le altre attività online che sto eseguendo (numero like, followers, visualizzazioni complete dei miei video, numero di citazioni del mio marchio nei blog e forum, ecc.) e anche per loro mi porrei degli obiettivi di incremento annuale.

    Chiamo “secondari” tutti questi obiettivi, per distinguerli dall’obiettivo primario che mi sono posto, associato alla misura della BA.

    A questo punto monitorerei nel tempo tutti questi indicatori, correggendo man mano le mie attività quando necessario e cercando di raggiungere i miei obiettivi secondari.

    Alla fine di ogni anno, eseguirei un sondaggio per misurare la mia BA: se ho raggiunto i miei obiettivi secondari, mi aspetto di essere riuscito a centrare anche l’obiettivo primario.

    Insomma, alla fine dalla tua domanda è uscito fuori un post a sè stante… 🙂 Grazie ancora di averla posta e scusa per il ritardo della risposta!

    Un saluto!

    Gabriele

    Rispondi
  3. alice
    alice dice:

    Grazie Gabriele per le informazioni, sono molto chiare e utili.
    sto cercando di utilizzare Google Analitycs e mi chiedevo se per caso sia possibile risalire all’utente che visita il nostro sito… ok la localizzazione geografica, il sesso, se da tablet/pc/smartphone…
    ma mi chiedo se sia possibile avere altri dati….
    grazie…Alice

    Rispondi
    • Gabriele Rapino
      Gabriele Rapino dice:

      Ciao Alice,

      grazie a te del commento.

      Oltre alle informazioni “standard” che trovi nei rapporti di Google Analytics, e a quelle di genere, età e categorie di interessi degli utenti, che puoi integrare nei dati attivando i rapporti demografici dal pannello di amministrazione, non ci sono altri dati sugli utenti che Google Analytics ti mette a disposizione.

      Quello che potresti fare è aggiungere, ai dati di Google Analytics, altre informazioni che puoi raccogliere sui tuoi utenti mentre navigano il tuo sito.

      Ad esempio, se sul tuo sito hai un form che l’utente può compilare, puoi tracciare con Google Analytics le informazioni che lascia l’utente che potrebbero servirti in fase di analisi (escluse quelle che potrebbero permettere a Google di identificare l’utente, come nome, cognome, email, ecc., perchè tracciare queste violerebbe i termini del servizio di Google Analytics).

      Immagina di avere un form di registrazione che, tra le altre cose, chiede il livello di istruzione dell’utente (es. diploma, laurea, dottorato, ecc.). Non appena l’utente ha compilato il form, puoi inviare questo dato a Google Analytics come dimensione personalizzata.

      Quando avrai raccolto un numero sufficiente di registrazioni, potrai analizzare i dati segmentandoli per livello di istruzione dell’utente, e capire quali sono i segmenti di utenza maggiormente interessati ai tuoi servizi.

      Spero di esserti stato utile.

      Un saluto!

      Gabriele

      Rispondi

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  1. […] Il nostro obiettivo è quello di aumentare il fatturato derivante dalle vendite online, ad esempio potremmo dover raggiungere un certo target entro fine anno. […]

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