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Canali di traffico

Canali di traffico su Google Analytics

Da alcuni anni, su Google Analytics è disponibile una funzionalità molto utile rispetto all’analisi dell’acquisizione del traffico: il raggruppamento dei canali.

I canali sono delle “etichette” che ci permettono di aggregare le sessioni rispetto a vari criteri relativi all’acquisizione del traffico, che possono essere utili in fase di analisi.

Ad esempio, un criterio è: tutte le sessioni che provengono dai risultati non a pagamento sui motori di ricerca vengono etichettate sotto il canale “Ricerca organica“.

Un altro criterio: tutte le sessioni che provengono dai risultati a pagamento sui motori di ricerca (es. gli annunci AdWords) vengono etichettate sotto il canaleRicerca a pagamento“.

I canali sono di fatto un’altra “dimensione” su Google Analytics, rispetto a cui è possibile analizzare i dati.

Il concetto di canale estende quello più “antico” di “mezzo di traffico” di Google Analytics, che aggrega le sessioni in base alla tipologia della sorgente (es. organic, referral, “none” per diretto, ecc.).

Con i Canali abbiamo la possibilità di impostare dei criteri di aggregazione direttamente dal pannello di Google Analytics in maniera molto flessibile e comoda.

Su Google Analytics, i canali si possono trovare nel rapporto Acquisizione –> Tutto il Traffico –> Canali:

Esempio di rapporto Canali su Google Analytics

Esempio di rapporto Canali su Google Analytics

Raggruppamento dei canali

L’insieme delle regole che definiscono un insieme di canali è detto raggruppamento di canali.

Su Google Analytics, infatti, è possibile definire più “set” di raggruppamenti di canali.

Ad esempio, potremmo creare un set di raggruppamento in cui tutte le sorgenti a pagamento vengono aggregate sotto l’unica etichetta “traffico a pagamento”; potremmo poi creare un altro set di raggruppamento in cui invece le sorgenti a pagamento vengono suddivise in maniera più granulare, es. “annunci sui motori di ricerca”, “pubblicità sui social”, ecc..

Avere diversi set di raggruppamenti di canali può essere utile quando vogliamo analizzare i dati (o creare report per i nostri colleghi o capi) con diversi livelli di dettaglio.

Google Analytics ci fornisce un raggruppamento di default, che è quello che vediamo nello screenshot precedente.

Nel raggruppamento di default sono definite le seguenti etichette di aggregazione, i cui relativi criteri sono riportati qui:

Raggruppamento di canali predefinito su Google Analytics

Raggruppamento di canali predefinito su Google Analytics

Queste regole possono essere visualizzate (ed eventualmente modificate, anche se non è consigliabile! Vediamo fra poco come impostare le nostre regole personalizzate) nella sezione di amministrazione, tra le impostazioni “Raggruppamento canali” a livello di vista.

Come creare un nuovo raggruppamento di canali

Per creare un nuovo raggruppamento di canali, basta andare nella sezione di amministrazione –> selezionare la vista –> Impostazioni di canale –> raggruppamento canali.

Personalmente, per evitare di dover ricreare tutti i criteri da zero, trovo conveniente cliccare su “Copia” a partire dal “Default channel grouping” e andare poi a modificare / aggiungere le nuove regole:

Elenco dei raggruppamenti canali nella sezione di amministrazione di Google Analytics

Elenco dei raggruppamenti canali nella sezione di amministrazione di Google Analytics

Opzioni del menu a tendina del raggruppamento canali

Opzioni del menu a tendina del raggruppamento canali

Nel seguente screenshot di esempio, vado ad aggiungere un criterio al canale “Email” in modo da includere, oltre al criterio di default anche le sessioni che provengono da sorgenti che contengono il valore “mail” o “posta”:

Regola di definizione del canale personalizzato "Email"

Esempio di definizione del canale personalizzato “Email”

La cosa molto utile dell’utilizzo dei raggruppamenti di canali personalizzati è che i cambiamenti di queste regole sono retroattivi e non permanenti sui dati, e quindi posso andare ad analizzare dati vecchi con nuovi criteri personalizzati di aggregazione del traffico.

Le modifiche al raggruppamento di default invece sono permanenti sui dati e non retroattive, e quindi saranno attive solo sui dati raccolti dalla modifica in poi, e una volta raccolti non sarà possibile cambiare il valore del loro canale associato.

Ulteriori informazioni sui canali e su come crearli le potete trovare qui: https://support.google.com/analytics/answer/6010097?hl=it&ref_topic=6010089

Spero sia tutto chiaro! 🙂 Per qualsiasi dubbio lasciate un commento o scrivetemi via email.

Un saluto e a presto!

Gabriele

 

 

8 commenti
  1. corrado
    corrado dice:

    Ciao Gabriele e complimenti per i tuoi articoli

    in merito a raggruppamento pers.to ti chiedo

    ho creato duplicato del dafault channel e ho creato Branded Paid Search e Generic Paid Search

    Ora però mi trovo nella canalizzazione…Paid Search / Branded Paid Search /Generic Paid Search ognuna con , ad esempio; conversioni primo clic completamente diverse…tipo Paid Search 56 Branded Paid Search 6 Generic Paid Search
    Branded deriva dall aver iserito in analytic kw di brand e quindi genera un canale, se ho capito bene, che si “attiva” quando un utente inserisce e converte diretto-indiretto con la kw che ho impostato

    Generic Paid invece si attiva con query generiche sempre da percorso paid……MA
    PAID Search? ossia quella di default cosa ingloba e cosa invece Generic non ingloba?

    Inoltre per DISPLAY analytics considera spazi banner acquistati su dei siti e non le GDN giusto?

    Grazie 1000

    Rispondi
    • Gabriele Rapino
      Gabriele Rapino dice:

      Ciao Corrado!

      Per capire cosa ingloba ciascun canale di Paid Search, vai nel rapporto Conversioni indirette, clicca su ciascun canale Paid Search (es. sull’etichetta Paid Search Branded) e poi aggiungi una dimensione secondaria, selezionando “Parola chiave”.

      A questo punto, dovresti vedere tutte le parole chiave che lui ha associato a Paid Search Branded e che hanno portato conversioni.

      Ripeti l’operazione per ciascun canale Paid Search, e vedi se c’è qualche keyword che non ha seguito correttamente le regole di assegnazione (attenzione all’ordine dei canali che hai definito nel raggruppamento, che conta… probabilmente il problema sta qui).

      Sulla seconda domanda, il canale Display (se non hai cambiato le regole del raggruppamento di default) include Google Display Network.

      Qui trovi tutte le definizioni dei canali di default: https://support.google.com/analytics/answer/3297892?hl=it

      Un saluto!

      Gabriele

      Rispondi
  2. Guglielmo Cornelli
    Guglielmo Cornelli dice:

    Ciao Gabriele, hai spiegato MOLO bene questa funzionalità di Analytucs, complimenti.
    Ma se non avessi nessun “Raggruppamento di defualt dei canali” come faccio a crearne uno da zero che contiene TUTTI i canli possibili?

    Grazie

    Rispondi
    • Gabriele Rapino
      Gabriele Rapino dice:

      Ciao Guglielmo,

      se vuoi, puoi creare un raggruppamento da zero andando a definire le regole per ciascun canale, ma secondo me non ti conviene.

      Probabilmente infatti tu stai guardando dentro amministrazione –> vista –> Raggruppamenti di canali personalizzati, giusto? Siccome di canali personalizzati non ne hai ancora creati, lì giustamente non trovi nulla.

      Quello che invece ti consiglio è di andare, sempre nella sezione amministrazione -> vista, su Impostazioni Canale -> Raggruppamento dei canali. Li troverai anche il raggruppamento di default, che puoi copiare andando su “azioni”.

      Una volta duplicato, modifichi la copia, e li troverai tutte le regole di default già definite, da cui puoi partire per le tue modifiche, evitandoti così di dover ricreare tutto da zero.

      Spero sia stato utile.

      Un saluto,

      Gabriele

      Rispondi
  3. Nicola
    Nicola dice:

    Ciao Gabriele,
    non so se questa è la sezione corretta del tuo blog per questa domanda (nel caso scusami :))
    Ho un caso di un sito che fino al mese scorso aveva come canale principale di traffico il direct (con circa il 75%). Da questo mese abbiamo fatto partire campagne GDN e GSN, aumentando di conseguenza le % totali di traffico e metriche correlate.
    Quello che non mi spiego è che, l’unico canale che ha perso notevolmente traffico è proprio il diretto…da qui la mia domanda…come può il traffico paid cannibalizzare quello diretto? da quel che so il traffico diretto proviene da utenti che digitano direttamente il dominio, link da pdf, mail non tracciate e link da siti https ad http. Grazie mille

    Rispondi
    • Gabriele Rapino
      Gabriele Rapino dice:

      Ciao Nicola,

      grazie per il tuo commento! In valori assoluti, secondo me il traffico diretto non dovrebbe diminuire quando tu attivi advertising, anzi: dopo un po’ di tempo che hai attivato l’ADV, il traffico diretto dovrebbe aumentare, perché tu stai portando nuova gente a conoscere il tuo sito, e man mano parte di queste persone poi torneranno sul tuo sito da diretto, aumentando quindi il numero di sessioni provenienti da questa sorgente di traffico.

      Quindi un po’ mi stupisce quello che mi stai dicendo, perché va al contrario di quello che mi aspetterei: sei sicuro che il diretto sia diminuito in valore assoluto, e non sia invece diminuito soltanto in percentuale?

      Questo perché, giustamente, se attivi delle sorgenti di traffico a pagamento (che quindi forniscono un contributo al totale del traffico, che prima non c’era), la percentuale delle sessioni da diretto sul totale delle sessioni diminuirà. Se fosse così, quindi, (se sul diretto ci fosse solo una diminuzione in percentuale sul totale delle sessioni, ma non in valore assoluto) non ci sarebbe nulla di anomalo o preoccupante.

      Tienimi aggiornato!

      Un saluto e buona giornata 🙂

      Gabriele

      Rispondi

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